La sostenibilità dei portafogli immobiliari è probabilmente un dibattito lungo, continuo e irrisolto. Le linee guida e le tempistiche sono spesso poco chiare.
Questo non sorprende, dopo tutto, le politiche di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) sono così soggettive che i proprietari e i gestori di immobili itengono che la regolamentazione non riuscirà a tenere il passo. L’ESG (Environmental, Social, Governmental), nel frattempo, è stato opportunamente spostato in basso nelle agende.
Tuttavia, ci sarà molto presto un cambiamento di rotta dovuto a nuove disposizioni, e gli effetti di tutto questo sono già evidenti anche sul finanziamento stesso dei progetti, in quanto la rendicontazione ESG/CSRD è diventata un requisito per le banche. Il vostro dipartimento finanziario potrà darvi maggiori informazioni in merito.
Qui di seguito un dato che fornisce chiaramente un’idea dell’urgenza: la scadenza per l’inventario e la ristrutturazione di tutti gli edifici commerciali, comprese le strutture sanitarie, è fissata per il 31 dicembre 2025. Si può comprendere, pertanto, quanto sia fondamentale mettere subito questo aspetto in cima alla vostra lista di priorità per il 2024.
Fortunatamente non siete soli. Deerns vi spiega passo dopo passo quali sono le misure da adottare per prime e su cosa dovete iniziare a lavorare in qualità di proprietari o gestori di immobili, compresa una tempistica concreta.
Poiché le variabili da prendere in considerazione cambiano a seconda del tipo di edificio, delle dimensioni dell’azienda, ecc, potete contattateci per sviluppare una roadmap personale che si adatti alla vostra situazione specifica.
Per chi sono rilevanti le nuove norme ESG?
Le leggi e i regolamenti riguardano sia gli edifici esistenti che le nuove costruzioni, e si concentrano in particolare su edifici pubblici, immobili commerciali, edifici industriali e grandi complessi residenziali.
La responsabilità di rendere gli edifici più sostenibili secondo la normativa ESG può variare, ma in genere spetta al proprietario dell’edificio. Perché? Il proprietario, in ultima analisi, ha il potere decisionale sui principali investimenti e modifiche all’edificio, comprese le iniziative di sostenibilità.
Tuttavia, anche l’utente svolge un ruolo importante. Spesso è responsabile della gestione quotidiana e della manutenzione dell’edificio e quindi è obbligato a farsi carico delle relazioni. Grazie alla stretta collaborazione tra queste due parti, è possibile raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nel modo più rapido ed efficiente possibile.
Nonostante la nuova normativa sia stata introdotta dall’Unione Europea, essa è rilevante anche al di fuori dell’UE. Gli operatori immobiliari europei devono mappare i consumi lungo tutta la catena. Ciò significa che un produttore brasiliano dovrà presto dichiarare le proprie emissioni se vuole continuare a fornire il proprio materiale alle aziende europee.
Timeline: le prime scadenze
L’UE intende accelerare in modo significativo la transizione energetica in Europa. Per questo motivo la Commissione Europea ha redatto la EPBD III aggiornata (requisiti di prestazione energetica degli edifici), con le linee guida che gli edifici europei devono rispettare. , ed stata tradotta in leggi locali. L’EPBD IV, invece, è in fase di definizione.
Questa stabilisce, tra l’altro, che le nuove costruzioni dovranno essere completamente prive di emissioni a partire dal 2030 e che dal prossimo anno dovremo iniziare a comunicare le nostre emissioni effettive di CO2 e il consumo energetico. I proprietari degli edifici devono inoltre intraprendere azioni mirate per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti. I percorsi CCREM (Carbon Risk Real Estate Monitor) sono stati elaborati per indicare i limiti, per i settori commerciali, in termini di consumo energetico ed emissioni di CO2.
I criteri ESG/CSRD fungono da quadro di riferimento per la valutazione della performance di sostenibilità del settore immobiliare. Sono stati elaborati sulla base dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e sono composti da 3 principi: sostenibilità, responsabilità sociale e buon governo.
Per dare al settore immobiliare il tempo di mettere in atto le azioni necessarie, la normativa diventerà sempre più concreta nei prossimi mesi.
Ecco cosa ci si può aspettare:
Cliccate su questa linea temporale dettagliata per vedere cosa vi aspetta
Deerns propone questa roadmap per l’implementazione di soluzioni sostenibili negli edifici per supportare i proprietari e i gestori di immobili al fine di determinare quali conformità devono essere soddisfatte dagli asset del sito, sia che si tratti di fornire informazioni, ricerche o un audit EED.
Cosa significa per voi?
Date come il 2025, il 2027 e il 2030 possono sembrare molto lontane, ma per soddisfare questi requisiti ci vogliono tempo e impegno. Dopotutto, non si può compiere un salto di classe energetica in un giorno, né si può tracciare, altrettanto facilmente, una mappa dei propri consumi effettivi.
Non state ancora lavorando sulle vostre prestazioni ESG o lo state facendo in modo limitato? Allora vi raccomandiamo caldamente di inserire questa priorità nell’agenda del 2024.
Le società (immobiliari) che non si muovono in tal senso rischiano di incorrere in sanzioni come multe da parte delle autorità competenti e tassi di interesse più elevati sui prestiti. Inoltre, potreste trovarvi in uno scenario di “stranded assets”, in cui i vostri edifici non soddisfano più le aspettative del mercato con un conseguente deprezzamento finanziario.
Tuttavia, le nuove norme offrono anche opportunità per le società (immobiliari), come la riduzione dei costi energetici, la promozione della salute e del benessere di inquilini e dipendenti e l’aumento del valore degli edifici.
Misurando e segnalando continuamente i consumi energetici, si ottiene una visione accurata del consumo totale di energia. In questo modo è più facile capire quali sono le modifiche da apportare all’edificio per risparmiare energia – e quindi costi – e ridurre così l’impronta di CO2. In questo modo, si contribuisce al pianeta e al proprio portafoglio.
In qualità di proprietari o gestori di immobili, avete due opzioni: agire e trarre vantaggio dalla situazione, oppure rimanere indietro e affrontarne le conseguenze.
Ecco cosa dovete fare oggi, in qualità di proprietari, gestori o aziende, per conformarvi in tempo alla legislazione ESG:
Studiate attentamente la roadmap sopra riportata e identificate le scadenze che vi riguardano. Questo vi darà un quadro chiaro di ciò che potete fare nei prossimi anni.
Come può aiutarvi Deerns
La nuova legislazione e i criteri associati sono ampi e complessi. Pertanto, offriamo un solido supporto per conformarsi a queste nuove normative. Deernsha allae spalle anni di esperienza nel settore ESG, una profonda conoscenza tecnica degli edifici e siamo un fornitore riconosciuto di servizi di monitoraggio del rischio di carbonio nel settore immobiliare (CRREM).
Come prima cosa, vi aiuteremo a valutare se i vostri edifici sono già conformi agli standard. Non è così? Allora prepareremo un piano per soddisfare i nuovi requisiti e vi mostreremo come integrarli nel vostro reporting ESG. In questo modo, potrete limitare i costi della transizione e massimizzarne i benefici.
In questa serie di articoli, vi guideremo passo dopo passo attraverso il processo per diventare conformi ai requisiti ESG.