
Se la trasparenza è il principio cardine della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), allora disporre di dati accurati sull’impatto ambientale e sociale delle aziende è essenziale.
Se la trasparenza è il principio cardine della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), allora disporre di dati accurati sull’impatto ambientale e sociale delle aziende è essenziale.
Deerns supporta proprietari e gestori di edifici nella raccolta e nell’analisi dei dati necessari per conformarsi alla CSRD, garantendo un approccio strutturato e affidabile alla rendicontazione della sostenibilità.
CSRD: cosa cambia e chi riguarda
La CSRD è una realtà e, dal 26 febbraio 2025, l’Unione Europea ha semplificato i requisiti per le aziende coinvolte nella prima fase di rendicontazione. Le grandi imprese quotate e le organizzazioni che soddisfano almeno due di questi tre criteri saranno le prime a dover rendicontare il loro impatto su persone e ambiente già nel 2024:
- Fatturato superiore a 40 milioni di euro
- Totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro
- Più di 250 dipendenti
Tuttavia, con l’aggiornamento del 26 febbraio, l’UE ha ridotto il perimetro della prima fase di rendicontazione di circa l’80%, limitandolo alle sole aziende con oltre 1.000 dipendenti e con un fatturato superiore a 50 milioni di euro o un bilancio superiore a 25 milioni di euro.
Nonostante questa riduzione, l’impatto della CSRD va oltre queste aziende. Le grandi imprese devono infatti mappare l’intera catena del valore, coinvolgendo fornitori e partner commerciali nella raccolta di dati sulla sostenibilità. Questo significa che anche le PMI che collaborano con grandi aziende saranno chiamate a fornire informazioni sulla propria performance ambientale e sociale.
Inoltre, la CSRD si applicherà progressivamente a un numero crescente di aziende nei prossimi anni:
- 2024: Grandi aziende quotate (già soggette alla Non-Financial Reporting Directive – NFRD)
- 2027: Grandi aziende non soggette alla NFRD
- 2028: PMI quotate e piccole istituzioni finanziarie
Perché agire ora?
Anche se non sono ancora previste sanzioni per il mancato rispetto della CSRD, ci sono vantaggi significativi per chi si adegua in anticipo:
- Benefici finanziari: banche e investitori utilizzano i report CSRD per valutare i rischi di sostenibilità, influenzando condizioni di finanziamento e tassi di interesse.
- Reputazione rafforzata: una strategia di sostenibilità trasparente e ben documentata aumenta la fiducia di clienti, partner e dipendenti.
- Focus strategico: la CSRD aiuta le aziende a definire le priorità ESG e a prendere decisioni innovative per una crescita sostenibile.
- Riduzione dei rischi legali: le normative sulla sostenibilità stanno diventando sempre più stringenti e un’azione tardiva potrebbe comportare costi e oneri amministrativi elevati.
Mappare le azioni: il primo passo verso la conformità
Il punto di partenza per adeguarsi alla CSRD è un’analisi delle lacune (gap analysis): un confronto dettagliato tra i dati di sostenibilità attualmente disponibili e i requisiti richiesti dalla direttiva. Questo passaggio permette di individuare gli aspetti da migliorare e le azioni necessarie per conformarsi agli obblighi di rendicontazione.
Sebbene la redazione dei report CSRD sia spesso affidata ai dipartimenti finanziari o di sostenibilità, la raccolta e l’interpretazione dei dati tecnici sugli edifici richiede competenze specifiche e approfondite.
Il supporto di Deerns per la CSRD
Oltre alla guida nell’analisi delle lacune, Deerns aiuta le aziende a raccogliere e analizzare i dati di sostenibilità per soddisfare i requisiti della CSRD, attraverso:
- Mappatura e analisi dei dati ambientali e sociali
- Identificazione delle aree di miglioramento
- Supporto nella reportistica e nella conformità normativa
Preparati al futuro della rendicontazione ESG con Deerns. Contattaci per scoprire come possiamo supportarti!