
In qualità di leader del team Smart Building, Naomi Duivesteijn vede quotidianamente come l’automazione intelligente degli edifici possa fare la differenza, ad esempio, migliorando i tempi di risposta dei pazienti negli ospedali.
Mettere l’utente al centro della tecnologia
Insieme al suo team di esperti, Naomi lavora per sviluppare soluzioni che riducano il consumo energetico e le emissioni di CO₂, ma che allo stesso tempo migliorino concretamente l’esperienza degli utenti finali. Questo approccio è particolarmente rilevante in contesti critici come quello sanitario, dove l’efficienza degli edifici può avere un impatto diretto sulla vita delle persone.
Per ideare soluzioni realmente efficaci, il team Smart Building organizza workshop con utenti di ogni tipo: pazienti, medici, tecnici. “Mettersi nei panni di chi vive ogni giorno questi spazi è fondamentale per progettare sistemi che facciano davvero la differenza”, spiega Naomi.
Tecnologia si, ma con visione
Uno degli aspetti più impegnativi — e al contempo più stimolanti — di questo lavoro è riuscire a coniugare innovazione e sostenibilità economica. “Convincere le parti coinvolte richiede sensibilità e capacità di comunicare i benefici, anche dal punto di vista finanziario, come il ritorno sull’investimento,” racconta Naomi.
Un esempio concreto? Un’app sviluppata dal team che consente al personale sanitario di localizzare rapidamente i pazienti e intervenire tempestivamente in caso di emergenza. “È questo che amo di più: contribuire a migliorare la vita delle persone, ogni giorno.”
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